LA NOTTE IN CUI L'ITALIA SCOPRÌ ANTONIO CASSANO - Manca una settimana a Natale, all'ultimo Natale del secolo. È il 18 dicembre 1999, un sabato sera. Strade intasate dallo shopping pre-natalizio della città più “milanese” del Sud Italia. Come diceva quel film degli anni Ottanta con Massimo Boldi e Teo Teocoli: “Si ringrazia la regione Puglia per averci fornito i milanesi”. A volte però è vero il contrario, nel senso: ci sono anche dei milanesi che a Bari ultimamente si trovano molto male. Parliamo dell'Inter, che contro i pugliesi hanno perso tutte le ultime quattro partite di campionato: due a San Siro, due al San Nicola. Con esiti anche nefasti per la classifica finale come per esempio nella stagione 1997-98, che è passata alla storia come il campionato del duello con la Juve, lo scontro Ronaldo-Iuliano, eccetera, dimenticando che la Juve ha vinto lo scudetto con cinque punti di vantaggio sull'Inter, uno in meno di quelli che l'Inter ha lasciato al Bari: sei su sei.
Nelle sfide Inter-Bari il mondo spesso e volentieri si è rovesciato: il sudafricano Phil Masinga si è scoperto molto più efficace di Ronaldo, che nella sua stagione d'esordio ha dovuto subire a San Siro la spietata marcatura del marocchino Rachid Neqrouz. Altri giocatori qualunque sono diventati incubi, come lo svedese Osmanovsky o la sconosciuta ala destra Gianluca Zambrotta, pescato al Como, in serie C, dal direttore sportivo Carlo Regalia. Ma la sera del 18 dicembre 1999 le distanze sembrano un po' più nette: intanto l'Inter si è riassestata attorno al miglior allenatore italiano degli ultimi cinque anni, Marcello Lippi, e a una campagna acquisti faraonica che ha portato in nerazzurro Angelo Peruzzi, Christian Panucci, Laurent Blanc, Gigi Di Biagio, Vladimir Jugovic, l'esterno sinistro greco Georgatos e dulcis in fundo il centravanti più forte del mondo, Bobo Vieri. Viene da una sconfitta immeritata in casa della Juventus ma è in piena corsa per lo scudetto, staccata di cinque punti dalla coppia Lazio-Juve. Il Bari, invece, è a pezzi, soprattutto in attacco: la classifica gli sorride – settimo posto, con margine già rassicurante sulle ultime quattro posizioni – ma per la partitissima contro l'Inter dovrà fare a meno dei suoi unici tre attaccanti in rosa... Video di Cronache di Spogliatoio.
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